fbpx
Accordo Italia Svizzera contro il segreto bancario

Accordo Italia Svizzera contro il segreto bancario

Segreto Bancario: Accordo Italia-Svizzera

Accordo Italia-Svizzera: importanti novità sul fronte dello scambio di informazioni finanziarie grazie a un Protocollo fiscale ad hoc, per eliminare il segreto bancario.

Alla Prefettura di Milano l'incontro tra il ministro dell'Economia e delle Finanze italiano Pier Carlo Padoan e il capo del Dipartimento federale delle finanze della Confederazione Svizzera Eveline Widmer-Schlumpf si è concluso con la firma di un Accordo Italia - Svizzera in materia fiscale che prevede lo scambio su richiesta di informazioni ai fini fiscali secondo lo standard Ocse ponendo le basi per la definitiva eliminazione del segreto bancario.

accordo Italia - Svizzera

Il Protocollo è costituito da duetesti, uno di natura giuridica che si riferisce allo scambio di informazioni e uno di natura politica che stabilisce una road map per il proseguimento del dialogo fra Italia e Svizzera in materia fiscale e finanziaria.

Le conseguenze di questo accordo sono molteplici: l'uscita della Svizzera dalla black list degli Stati che il nostro Paese considera non collaborativi in materia fiscale; il via libera allo scambio automatico delle informazioni (con cui l'Italia spera di recuperare capitali non dichiarati o solo parzialmente conosciuti); inoltre, ci sarà un regime di tassazione più ferreo per i lavoratori frontalieri i quali saranno assoggettati a imposte sul reddito in entrambi i Paesi.

Nuovo regime per Campione d'Italia, inserito nella road map per stipulare le migliori condizioni per il funzionamento delle regole sulla fiscalità indiretta. L'accordo fiscale tra Italia e Svizzera si configura come la soluzione per la definitiva eliminazione del segreto fiscale e con la quale i due Paesi offrono un'opportunità per i contribuenti italiani che entro settembre 2015 potranno aderire alla voluntary disclosure.

In realtà, l'accordo ratificato prevede l'adesione allo scambio automatico delle informazioni da parte della Svizzera dal 2018 con riferimento all'anno 2017, dunque ci vorrà un po' di tempo prima di vedere gli effetti risultati del Protocollo. In ogni caso l'Italia adotterà il nuovo standard Ocse sullo scambio automatico delle informazioni a partire dal 2017 con riferimento all'anno 2016.